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Egregi colleghi,
forse andrò a deludere
le Vostre aspettative perchè certamente vi aspettavate che sul “blog” fossero
inserite ulteriori notizie, ma mi consentirete di riservare uno spazio per esprimere
la mia soddisfazione per il numero degli accessi che Voi avete riservato al “blog”
; vi è stato un record di registrazioni ,che trova una spiegazione: la intestazione
era un vuoto da riempire e lo avete fatto con le Vostre presenze per vivere
insieme un rinascimento della nostra Avvocatura che deve riconquistare il proprio
valore non solo sul nostro territorio ma
in campo nazionale dopo una parentesi di transizione ,che forse è stata utile
per farci conoscere meglio.
L’analisi di questa
parentesi deve servire per partire dall’analisi dei propri errori quale
trampolino di lancio e ci auguriamo che i fomentatori di odi e conflitti
sappiano abbandonare mezzi e sistemi, che ostacolano il cammino comune e sappiano incamminarsi per la loro catarsi così
da rientrare con umiltà nell’unione che costituisce l’unico bene in cui il “cambiamento”
saprà trovare la sua salvezza.
L’Avvocatura
sammaritana si è sviluppata nell’ “UNIONE” ed in questo momento di crisi non
dobbiamo sciupare le nostre risorse nel “gossip” ma individuare le fonti della
sopravvivenza dei giovani che hanno avuto fiducia nell’Avvocatura e che trovano
difficoltà economiche per resistere
nella vocazione che li ha spinti a scegliere la professione di “avvocato” .
I nostri organi di
rappresentanza,quindi, oltre a curare la “formazione” e la “specializzazione”,
debbono oggi individuare le risorse , curarne il controllo e la equa distribuzione
,evitando il divario tra una avvocatura ricca economicamente ed una avvocatura
povera, anche se ricca di professionalità e di energie.
Non possiamo
distrarci dalle fonti di produzione di reddito (procedure concorsuali,affidamenti da parte
delle Società Nazionali ed Enti Pubblici,gratuito patrocinio e difese di
ufficio, ecc).
Dobbiamo soprattutto
convincere che l’Avvocatura sammaritana, nella sua professionalità, non può
consentire dispersione di risorse e non può essere relegata a fanalino di coda
sul piano nazionale.
Ed allora un
ringraziamento per il record degli accessi alla informazione con l’augurio che questi si
trasformino in accessi collaborativi per relegare nell’oblio una brutta
parentesi e riprendere il cammino con chi vive di Avvocatura e per l’Avvocatura.
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