AVVOCATO CASSAZIONISTA UNA VITA DEDICATA ALL'ORDINE FORENSE - GIA' PRESIDENTE DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SANTA MARIA CAPUA VETERE HA FONDATO LA FONDAZIONE CHE PORTA IL SUO NOME E SI CHIAMA F.E.St.

martedì 20 maggio 2014


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                                 Egregi colleghi,                     
forse andrò a deludere le Vostre aspettative perchè certamente vi aspettavate che sul “blog” fossero inserite ulteriori notizie, ma mi consentirete di riservare uno spazio per esprimere la mia soddisfazione per il numero degli accessi che Voi avete riservato al “blog” ; vi è stato un record di registrazioni ,che trova una spiegazione: la intestazione era un vuoto da riempire e lo avete fatto con le Vostre presenze per vivere insieme un rinascimento della nostra Avvocatura che deve riconquistare il proprio valore non solo sul nostro  territorio ma in campo nazionale dopo una parentesi di transizione ,che forse è stata utile per farci conoscere meglio.
L’analisi di questa parentesi deve servire per partire dall’analisi dei propri errori quale trampolino di lancio e ci auguriamo che i fomentatori di odi e conflitti sappiano abbandonare mezzi e sistemi, che ostacolano il cammino comune e  sappiano incamminarsi per la loro catarsi così da rientrare con umiltà nell’unione che  costituisce l’unico bene in cui il “cambiamento” saprà trovare la sua salvezza.
L’Avvocatura sammaritana si è sviluppata nell’ “UNIONE” ed in questo momento di crisi non dobbiamo sciupare le nostre risorse nel “gossip” ma individuare le fonti della sopravvivenza dei giovani che hanno avuto fiducia nell’Avvocatura e che trovano difficoltà economiche  per resistere nella vocazione che li ha spinti a scegliere la professione di “avvocato” .
I nostri organi di rappresentanza,quindi, oltre a curare la “formazione” e la “specializzazione”, debbono oggi individuare le risorse , curarne il controllo e la equa distribuzione ,evitando il divario tra una avvocatura ricca economicamente ed una avvocatura povera, anche se ricca di professionalità e di energie.
Non possiamo distrarci dalle fonti di produzione di reddito  (procedure concorsuali,affidamenti da parte delle Società Nazionali ed Enti Pubblici,gratuito patrocinio e difese di ufficio, ecc).
Dobbiamo soprattutto convincere che l’Avvocatura sammaritana, nella sua professionalità, non può consentire dispersione di risorse e non può essere relegata a fanalino di coda sul piano nazionale.
Ed allora un ringraziamento per il record degli accessi  alla informazione con l’augurio che questi si trasformino in accessi collaborativi per relegare nell’oblio una brutta parentesi e riprendere il cammino con chi vive di Avvocatura e per l’Avvocatura.
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L'ATTUALE MAGGIORANZA DEL C.O.A. CONFESSA LE PROPRIE CONTINUE VIOLAZIONI DEONTOLOGICHE



                                                                                         S.Maria C.V.6 giugno 2014.

                                                                       CONSIGLIO dell’ORDINE degli AVVOCATI
                                                                                                                       S.Maria C.V.              

Oggetto;CONVEGNO NAZIONALE del 6- 7 giugno 2014.
Mi è parso strano di trovare sulla mia e mail di tre giorni orsono la propaganda di un Convegno Nazionale che si dovrebbe celebrare nella Reggia di Caserta con inizio oggi pomeriggio.
Non ritrovo negli “ordini  del giorno”delle sedute consiliari  un’attenzione che mettesse in debito  rilevo un tale avvenimento che doveva assumere la importanza non solo per le persone che vi partecipano , da me personalmente conosciute ma anche per i fatti di cui si è reso responsabile la maggioranza del Consiglio costituita dagli “Avvocati per il Cambiamento”.
La contraddizione  poi dell’avvenimento è quello di ritrovare come argomento “IL NUOVO CODICE DEONTOLOGICO” a relazione dell’avv. Alessandro Diana,maggiore responsabile delle continuativa violazioni di questa gestione Consiliare che vuole sostegno dall’attuale  Presidente della Camera Penale.
Vengo a prenotare un mio intervento sia per oggi ,venerdì 6 giugno 2014 , sul “RUOLO e la IMMAGINE dell’AVVOCATO nella SOCIETA’ che per domani, sabato,  7 giugno 2014  su IL NUOVO CODICE DEONTOLOGICO”
Non mi è parsa opportuna la scelta degli argomenti da parte di un Consiglio che per due anni e mezzo si è reso violatore di norme primarie quale l’obbligo di imparzialità e che attualmente ha posto in assedio la “FONDAZUIONE FORENSE” con un colpo di mano che deve essere valutato dall’autorità giudiziaria.
L’attuale attacco alla Fondazione costituisce l’ultimo atto della costante e perseverante azione demolitoria che per un interesse estraneo all’Avvocatura ha occupato l’intera azione del Consiglio nell’arco dell’attuale gestione.
Questo Consiglio ha inteso manifestare anche il conflitto di interesse con  l’abusiva intrusione nel registro delle sedute di documento estraneo al verbale redatto in data  2 marzo 2012  e con la defissione della documentazione di 56 anni della storia dell’Ordine Forense di S.Maria C.V. rappresentata dalle foto incorniciate e  sistemate su tutte le pareti della sede Consiliare,senza dire della campana diffamatoria che i ancora viene utilizzata dalla maggioranza in prorogatio.
Si chiede di potere avere lo spazio ,che viene negato da due anni e mezzo con un’autocrazia di altri tempi.         Avv.Elio Sticco
   Consigliere dell’Ordine.



sabato 17 maggio 2014

Il PARADOSSO del TRIBUNALE DI NAPOLI NORD ad AVERSA


Importante e riuscito il Convegno organizzato dall’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI con le brillanti analisi  dei problemi applicativi sorti nell’esercizio della giurisdizione nel Tribunale di Napoli Nord.

L’incontro ad alto livello aveva anche lo scopo di esaminare le disfunzioni onde poter suggerire al Governo  le integrazioni ed i correttivi possibili nel termine concesso dai D.L.gs n.155 e 156 del 7 settembre 2012, che è di prossima scadenza (17 settembre 2014 ).

L’argomento è stato trattato dai relatori con competenza ed hanno tutti criticato l’inclusione nella circoscrizione territoriale del nuovo Tribunale di Napoli Nord dei Comuni dell’Aversano senza un progetto tecnico/giurisdizionale.E tuttavia la messa a disposizione gratuita  di struttura storica del Castello Aragonese ha prevalso sulla razionalità, per cui il Tribunale di Giugliano istituito col D.L.gs 3 dicembre 1999 n.491 dopo la lunga contesa tra il Comune di Giugliano ed il Comune di Marano si insedia ad Aversa.

Un incredibile paradosso che tra il principio della efficiente amministrazione della giustizia e il principio del risparmio vede trionfare  il secondo ai danni del primo.

Il convegno di oggi aveva lo scopo di recuperare la efficienza dell’amministrazione della giustizia, sopraffatta dalle ragioni economiche, con la  soppressione n. 31 Tribunali e 31 Procure nonché 220 Sedi distaccate di Tribunali.

L’avv.Giuseppe Garofalo,linfa vitale dell’Avvocatura sammaritana, ha inteso evidenziare il paradosso della politica del risparmio che mentre sopprime Tribunali, Procure e sedi distaccate crea un nuovo Tribunale di Napoli Nord con annessione a Napoli del territorio Aversano,il quale pensando ad un suo primato si ritrova sperduto di fronte alla mole territoriale e numerica dei Comuni della Provincia di Napoli, perdendo così ogni identità ,salvo la sede storica del Castello Aragonese.L’oratore ha inteso esordire con altro paradosso e cioè quello di abrogare la legge e porsi sulla linea di partenza che sarebbe la purificazione della ragione.

La Commistione tra le due Province ci ha introdotti  in un  labirinto senza uscite ,che, malgrado gli sforzi e la bravura dei relatori ,ci porterà altri guasti con la recente proposta di far recuperare al Tribunale di S.Maria C.V. alcuni Comuni dell’agro Aversano.

L’assenza al Convegno da parte del Consiglio dell’Ordine di Napoli Nord è stata imposta dalla mancata istituzione di tale  del Foro, che sarebbe già dovuto sorgere in quanto necessario ed ineludibile organismo.

Un convegno, quindi ,che avrebbe potuto porre al primo punto dell’Ordine del giorno la istituzione formale dell’organismo,principale  interlocutore , essendo noto che l’Ordine Forense dovrebbe  sorgere  in contemporanea con la istituzione del Tribunale in quanto tutti gli iscritti  domiciliati nel circoscrizione del Tribunale di Napoli Nord sono parte sostanziale di un organismo che deve solo formalizzarne la presenza degli iscritti nel proprio albo stralciandoli dagli albi di provenienza di S.Maria C.V. e di Napoli.

Ma quello che più preoccupa è l’assenza delle Associazioni Aversane e Frattesi, che certamente avrebbero potuto colmare il deficit istituzionale forense e che dovrebbero elevare la propria voce di sollecito.


Nel complesso il convegno ha analizzato i guasti specifici della riforma e ci ha fatto ripercorrere l’iter delle responsabilità  del paradosso, tentando di suggerire proposte, che dovrebbero essere assemblate alla nuova realtà, che si va consolidando, e che, comunque, avrebbero bisogno di un serio progetto di attecchimento  per evitare che il rimedio sia peggiore del male

giovedì 15 maggio 2014

RIBELLIONE VERA O APPARENTE ?

    PERLA n.2 : 

" NEANCHE VOGLIO PIU' ACCETTARE PER RIMANERE "IN LINEA" CON LA MAGGIORANZA, LE MODALITA' CON CUI  SI PROCEDE ALLA ISCRIZIONI, LA ISTITUZIONALIZZAZIONE DI PRATICHE AFFERENTI LA GESTIONE DEGLI ESAMI E LA PERSONALIZZAZIONE DELLE CONCESSIONI DI CONTRIBUTI, SECONDO IL PRINCIPIO DELLA VICINANZA POLITICA  "

E' una delle gravi accuse che sono state mosse alla maggioranza da uno dei membri autorevoli di questo Consiglio dell'Ordine e che trova il collante solo  nella lotta in odio a Sticco ed è veramente significativo che la ribellione viene da uno dei principali interessati a contraddire la Fondazione ed il suo realizzatore.
Bisogna innanzitutto chiarire che il Fondatore dell'Ente è e resta il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di S.Maria C.V.;il nome serve solo a  dare ricordo storico e patronimico   dell'ideatore della "formazione" (anno 1986) ed al realizzatore della "struttura , unica sul territorio nazionale; tale intestazione ha scatenato  le implacabile invidie del gretto nanismo condito di infamie e denigrazioni
Ma torniamo all'innominato accusatore, che  disincantato dalle melodie  della "sorella" mette a nudo un sistema clientelare, col quale imporre nella prossima tornata elettorale la continuità piuttosto che il "cambiamento".
Tale censura è rivolta al sistema clientelare  adottato dal Cons.Segretario che cura il censimento dell'albo ed in particolare delle nuove iscrizioni , per le quali oltre  al controllo formale della regolarità della documentazione erma al controllo della regolarità formale e documentale ,compito svolto dagli impiegati del Consiglio, ma dal contatto con l'iscrivendo per individuarne  l'indirizzo politico forense ed indirizzarlo per il consenso.
Eguale accusa  viene rivolta per la concessione dei crediti formativi ed all'interessamento per l'esame di avvocato.
Insomma una vera dittatura del servizio trasformato in potere e cioè il Consiglio si è trasformato in una permanente macchina elettorale che non solo viola il principio della imparzialità,della dignità, della libertà ed indipendenza di una Avvocatura.
Mentre i lettori si divertiranno a reperire il nome dell'autore delle accuse passiamo a scegliere la futura perla da regalare.  
venerdì 16 maggio 2014
                                           La voce libera 

                 

mercoledì 14 maggio 2014

IL CREPUSCOLO DEGLI DEI

LE CENSURE AI COLLEGHI CHE SBAGLIANO NON SI  APPLICANO CON I PROCEDIMENTI DISCIPLINARI MA CON IL VOTO 


STATUTO della FONDAZIONE
del 27 novembre 2009
atto modificato
 per notar Alessandro de DONATO
- Art. 10 –
PRESIDENTE
Il Presidente della Fondazione è eletto dai componenti del Consiglio di Amministrazione tra i membri del Consiglio di Amministrazione tra i membri del Consiglio stesso.
Il Presidente onorario della Fondazione è di diritto l’avv.Elio Sticco,dal quale la Fondazione ha preso il nome
Il Presidente ha la rappresentanza legale della Fondazione di fronte a terzi ed in giudizio.
Il Vice Presidente,nominato dal Consiglio di Amministrazione al proprio inerno,sostituisce il Presidente in caso  di assenza o impedimento di questi.
Il Presidente in particolare:
-         Provvede agli atti di ordinaria amministrazione.
-         Rappresenta la Fondazione
-         stipula i contratti
-          esegue le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione.
                        
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STATUTO della FONDAZIONE
del 25 luglio 2003
prima della modifica

Art.10
PRESIDENTE

Il Presidente della Fondazione è di diritto il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di S.Maria C.V. in carica alla data di rinnovo delle cariche.
Il Presidente ha la rappresentanza legale della Fondazione di fronte a terzi ed in giudizio.
Il Vice Presidente, nominato dal Consiglio di Amministrazione al  proprio interno, sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento di questo.
Il Presidente in particolare:
-         Provvede agli atti di ordinaria amministrazione,
-         - rappresenta la Fondazione;
-         - stipula i contratti;
-         Esegue le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione..


E’ STATO MESSO IN GIRO UN VOLANTINO certamente di  PROVENIENZA DELL’ ATTUALE MAGGIORANZA DEL  CONSIGLIO dell’ORDINE che riporta come sarebbe dovuta essere la modifica  dell’art.10 dello Statuto secondo delibera del Consiglio dell’Ordine del 4 settembre 2009.:
                   
                        Art.10 secondo il volantino mistificatore

Il  PRESIDENTE
Il Presidente della Fondazione è eletto dai componenti del Consiglio di Amministrazione tra i membri del Consiglio stesso salvo la indicazione di familiari dell’avv.Elio Sticco per la continuità della denominazione,
Il Presidente onorario della Fondazione è di diritto l’avv.Elio Sticco dal quale la Fondazione ha preso il nome ed in caso di suo impedimento o di sua volontà la Presidenza passa ad un suo familiare
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                            C O M M E N T O
Se la modifica di cui al volantino non  risulta negli Statuti sopra riportati   ed in particolare in quello vigente che è stato approvato dal Consiglio in data 27 novembre 2009 e cioè dopo la pretesa delibera del volantino, quale la ragione della diffusione da parte del Nuovo C.O.A, a maggioranza AVVOCATI per il CAMBIAMENTO” se non quella  di discreditare l’operato del precedente Consiglio ?
Si avvicinano le elezioni forensi e gli “AVVOCATI per il CAMBIAMENTO” vorrebbero ancora utilizzare la diffamazione,la denigrazione e la mistificazione per suggestionare ed attrarre voti .
A distanza di circa 5 anni debbo ringraziare i colleghi del precedente Consiglio che con la loro proposta da me non condivisa già avevano previsto la necessità di salvare la Fondazione dalle mire dello schieramento già definito “Avvocati per il Cambiamento”.











martedì 13 maggio 2014

Far West Italia, la giustizia fai da te

Pubblichiamo le due lettere da cui emerge la violenza di questo Consiglio dell'Ordine già  evidenziata dalla missiva datata 3 aprile 2014  inviata via e.mail a tutti gli iscritti dal suo Presidente,che ha creato a sua immagine  e somiglianza l'illegittimo fantastico Presidente della Fondazione nel Cons.Mirra Antonio da S.Maria La Fossa.
E' notorio che l'attuale Consiglio di Amministrazione della Fondazione che è in carica per il secondo quinquennio che è iniziato il 1 dicembre 2010 ed andrà in scadenza il 1 dicembre 2015.Ma l'attuale Consiglio dell'Ordine che vede scricchiolare le proprie sedie per la prossima competizione elettorale di gennaio 2015 ha escogitato il sistema di perpetuarsi occupando le cariche della Fondazione e farel durare per un quinquennio che andrebbe cos' ad iniziare dal maggio 2004 sconvolgendo il sistema statutario
Già vi è stato un precedente tentativo respinto che però ha costretto questa Presidenza ad informare la Procura della Repubblica.
Il tentativo si vorrebbe ripetere a mezzo dell'omologo avv.Mirra Antonio da S.Maria La Fossa che avvisa che si vorrebbe presentare in Fondazione per spogliare il legittimo Presidente in carica.
Alla intimazione squadrista si è data la risposta con la nota del 13 maggio 2014 che è  lateroriportata.

lunedì 12 maggio 2014

LE PERLE DI UN CONSIGLIO DA CANCELLARE!!!!

La classe forense  paga agli "Avvocati per il Cambiamento" la discesa di stile che ha portato nella classifica nazionale  l'Ordine Forense di Santa Maria Capua Vetere all'ultimo posto, qualificandosi come fanalino di coda . L'attuale Presidente del Consiglio dell'Ordine dispensa i suoi elaborati infarciti di minacce e diffamazioni, continuando a diffondere la sua cultura del sospetto e della denigrazione. 
Gli iscritti, che nelle elezioni forensi precedenti furono suggestionati dalle infamanti congetture di questo presidente e dei suoi sodali, certamente sono rimasti delusi della pochezza di espressioni e di azioni che violentano il  glorioso passato . 
Non c'è da rimanere delusi basta rileggere i volantini, i messaggi, i manifesti e le comunicazioni in facebook, utilizzati dall'attuale maggioranza per ottenere l'immeritato successo e  per rendersi oggi conto "in ritardo" dei guasti irreparabili, che ha commesso e continua a commettere questo Consiglio, che si riunisce in sedute  solo per poter esprimere odio ed ostilità nei confronti del precedente Consiglio e della Fondazione . 
La responsabilità va anche attribuita alla scelta dei sodali che approvano deliberati  prefabbricati senza fornire alcun contributo e senza saper contrastare una dittatura che si esalta nelle proprie origini.    
Quale è  il contenuto nella risposta che il presidente ha elaborato, un caos inestricabile per cui al lettore restano solo impresse le minacce, le diffamazioni, di cui ormai questa presidenza è maestra, ritenendo che la carica consiliare lo renda immune  da responsabilità per il  linguaggio scorrile.
Di contenuto questo Consiglio manca del tutto, senza poter  essere salvato dal  culto dell'immagine giornalistica  .
Cercheremo continuamente  di portarvi gli esempi della vacuità e contraddizioni su cui questo Consiglio ha violentato il suffragio espresso dagli elettori suggestionati ed ingannati.
 Ad esempio gli "Avvocati per il Cambiamento"   eseguirono una lotta feroce contro la Media Conciliazione, ma poi  ne hanno acquisiti  i benefici economici     di circa   40 mila euro; ne sono oggi diventati  ferventi sostenitori. 
Come giudicarli ?? 

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Prossimamente altre perle ..................................................... 
         

giovedì 8 maggio 2014

CONSIGLIO DISTRETTUALE DI DISCIPLINA - INIZIATIVA IN FAVORE DEL NUOVO TRIBUNALE DI NAPOLI NORD CON SEDE IN AVERSA

UNIONE AVVOCATI - SEZIONE DI S.MARIA C.V. ed  AVERSA    CAMERA CIVILE SEZIONE di  S.MARIA C.V.

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SINTESI per ESTRATTO dal RICORSO presentato al TAR LAZIO per la NULLITA’ DEL REGOLAMENTO DEL C.N.F. SU “ELEZIONI DEI COMPONENTI dei  CONSIGLIO DISTRETTUALE DI  DISCIPLINA 

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RICORSO Per la dichiarazione di nullità e/o annullamento
1)       del Regolamento  del Consiglio Nazionale Forense  n.1 del 31 gennaio 2014 pubblicato il 31 marzo  2014 avente ad oggetto: ELEZIONI dei COMPONENTI dei CONSIGLI DISTRETTUALI di DISCIPLINA( ai sensi dell’art.50 comma 2 legge 31 dicembre 2012 n.247) che qui si richiama (allegato n.1)relativamente agli artt.4,7,8 e 14;
2      Per la  sospensiva urgente sussistendo pregiudizio grave ed irreparabile durante il tempo necessario a giungere alla decisione con emissione di provvedimento cautelare provvisorio ai sensi dell’art.56 D.L.gvo 2 luglio 2010 n.104  da parte del Presidente del T.A.R. trattandosi di caso di estrema gravità ed urgenza.
                 FATTO
I)              La legge 31 dicembre 2012 n.247 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.15 del 18 gennaio 2014 ha  lo scopo di fornire all’Avvocatura la “NUOVA DISCIPLINA
dell’ORDINAMENTO  della PROFESSIONE FORENSE” riconoscendo alla classe degli Avvocati  quella specificità scandita dagli artt.24 e 111 della Costituzione e la primaria rilevanza giuridica e sociale dei diritti alla cui tutela quest’ultima è preposta. Tale normativa,pervero, si deve raccordare con la revisione della geografia giudiziaria statuita con i D.Lgs. 7 settembre 2012 n.155 e D.Lgs.. 7 settembre 2012 n.156  che ha soppresso n.31 Tribunali di cui quello di Sala Consilina dalla Provincia di Salerno(regione Campania) accorpato al Tribunale di Lagonegro (regione Basilicata) ma ne ha creato anche nuovi come quello di NAPOLI- NORD con sede di Aversa con giurisdizione  in parte su territorio della Provincia di Napoli e parte su territorio della Provincia di Caserta.
II)           La revisione  della geografia giudiziaria ha sconvolto gli Ordini Forensi ed in special modo quelli dei Tribunali soppressi che secondo l’art.65 legge 247/2012 dovrebbero sopravvivere fino al 31 dicembre 2014  senza sede nei tribunali accorpanti e difficilmente ospitabili presso gli Ordini sopravvissuti solo sulla carta (art.65 L.247 2012)
III)        .Il  Ministro di Giustizia ha nominato il Commissario per l’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord al fine di raggruppare gli iscritti del detto territorio suddivisi negli albi di Napoli e di S.Maria C.V. che sono stati prorogati ai sensi dell’art.65 legge 247/2012 .
IV)         Ciò, certamente, non per il territorio del Tribunale di Napoli Nord in riferimento a legge n.247/2012 che mancando dell’organo stabilito  dall’art.28 della legge n. 247/2012 sarebbe impossibilitato a  partecipare alla composizione del Consiglio Distrettuale di Disciplina con i suoi 7 membri spettanti ai 3.500 avvocati esercenti nel territorio di Napoli Nord posto in parcheggio negli Ordini di Napoli e S.Maria C.V. legittimati ad esprimere i
propri membri e non quelli del Consiglio di Napoli Nord che comprende i comuni della giurisdizione del Tribunale di Napoli Nord che si specificano come segue:
Afragola,Garzano,Aversa,Caivano,Calvizzano,Cardito,Carinaro,Casal di Principe, Casaluce, Casandrino, Casapesenna, Casavatore, Casoria, Cesa, Criispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Frignano, Giugliano in Campania,
Gricignano di Aversa, Grumo Nevano , Lusciano,Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Orta di Atella, Parete, Qualiano, San Cipriano d'Aversa, San  Marcellino, Sant’Antimo, Sant'Arp  sino, Succivo, Teverola, Trentola-Ducenta, Villa di Briano, Villa Literno, Villaricca.
V)           Il Nuovo Ordinamento non può partorire un mostro né alimentarsi  dei vecchi istituti ed infatti l’art.26 della legge 247/2012 dispone la sequenza logica e cronografica degli organi del Nuovo Ordine Forense. Infatti la priorità  è assegnata all’ASSEMBLEA  che attraverso il procedimento elettorale  (art.28)  dà vita al Consiglio dell’Ordine nella nuova composizione numerica
Invero la nuova composizione numerica dei Consigli dell’Ordine fissata dall’art.28 legge 247/ è essenziale per la formazione dei Consigli Distrettuali in quanto la composizione di questi ultimi è costituita da un “terzo della somma dei componenti dei Consiglio dell’Ordine del Distretto”
Di conseguenza diventa pregiudiziale la costituzione dei Nuovi Consigli dell’Ordine dai quali prende numero la composizione del Consiglio Distrettuale di Disciplina Tale problema è di carattere generale ed investe tutti i Fori d’Italia che non  potranno avere un Consiglio Distrettuale  in misura ridotta perchè costituiti con riferimento ai vecchi Consigli in estinzione.Il regolamento n.1 del 31 gennaio 2014 non ha alcuna urgenza  di essere emanato ed anzi deve sostare in attesa che il Ministro di Giustizia provveda alla emanazione del regolamento elettorale che è quello fondamentale e primario, che non può essere postergato al Consiglio Distrettuale di Disciplina, la cui composizione è condizionato dalla nascita dei Nuovi Consigli dell’Ordine..
VI)        Necessiterebbe  invece,che l’on Ministro di Giustizia provvedesse ad emanare il regolamento elettorale senza attendere,  tenendo conto che deve essere assicurata sempre la proporzione dei 2/3 alla maggioranza ed 1/3 alla minoranza, evitando equivoci e negazione del principio  sul fatto che la legge prevede che  vada assicurata almeno un terzo dei Consiglieri eletti al genere meno rappresentato,calcolo sempre successivo allo svolgimento delle elezioni, che possono determinare quale sia il genere meno rappresentato,il genere meno rappresentato essendo onere dei presentatori di lista  differenziare i candidati.
Dai risultati delle elezioni ,infatti,si potrà giungere alla de terminazione del genere meno rappresentato,che sarà dimensionato al minimo di un terzo si determinerà quale il genere meno rappresentato, che sarà dimensiona al minimo di un terzo a mezzo delle sostituzioni.
L’elettore oltre al voto di lista potrà esprimere le preferenza per candidati non superiori ai due terzi dei Consiglieri da eleggere per cui le liste dovranno essere già predisposte con la proporzione dei generi  e solo dallo scrutinio si potrà stabilire quale il genere si trovi al di sotto del terzo dei Consiglieri eletti e la relativa  immediata integrazione a mezzo delle sostituzioni anche prima dell’attribuzione del mandato e cioè evitando di attribuire il mandato e poi provvedere alla sostituzione.

VII)      Dal problema generale sorgono  i problemi particolari creati dalla Nuova geografia giudiziaria (legge n.148/2011 e D.Lgs. n.155 e 156 del 2012 ).
Pervero,la composizione dei precedenti Consigli dell’Ordine fissata dal’art.1 del D.Lgs.26/2/1948 n.174 viene varata in aumento dall’art.28 della L.247/2012 in modo che gli  Ordini con gli iscritti dal 2001 a 5.000 contano 21 membri invece di 15 e quelli con gli iscritti dai 5001 in poi contano n.25 membri invece di 15 .
Al riferito problema si aggiunge poi quello particolare della mancanza dell?Ordine di Napoli-Nord con  i suoi 21 membri previsti per i circa 3.500 iscritti .
                                      
VIII)       L’art.50 legge n.247/2014 recita: “ Il potere disciplinare appartiene ai Consigli distrettuali di disciplina forense.Il Consiglio Distrettuale di disciplina è composto da membri eletti su base capitaria e democratica,con il rispetto della rappresentanza di genere di cui all’art.51 della Costituzione,secondo il regolamento approvato dal C.N.F. Il numero complessivo dei componenti del Consiglio Distrettuale di Disciplina è pari ad un terzo della somma dei componenti dei Consigli dell’Ordine del Distretto,se necessaria approssimata per difetto all’unità” “ Il Consiglio Distrettuale di disciplina svolge la propria opera con sezioni composte da cinque titolari e da tre supplenti.”  Non possono fare parte delle Sezioni Giudicanti membri appartenenti all’Ordine a cui è iscritto il professionista nei confronti del quale si deve procedere”
IX)          Alla luce della nuova geografia giudiziaria,i Nuovi Consigli dell’Ordine del Distretto di Napoli sono 7 : 1)  NAPOLI  2)  S.Maria C.V. 3)  Nola  4)  Torre Annunziata  5) Avellino  6)  Benevento  7)  NAPOLI NORD.
Quest’ultimo è in attesa della costituzione dal Commissario nominato dal Ministro di Giustizia e quindi verrebbe  escluso dall’applicazione del Nuovo Ordinamento in questa sede impugnato.
X)              Va a ciò aggiunto che i due Ordini Forensi di S.Angelo dei Lombardi e di Ariano Irpino, che con la soppressione dei Tribunali sono ormai in procinto di scomparire  in quanto prorogati dall’art.65 della legge 247/2014 fino al 31 dicembre 2014.
Gli atti in questa sede impugnati,sono del tutto illegittimi alla stregua dei seguenti

                                    M O T I V I :
1) VIOLAZIONE E FALSA APPLICAZIONE DELL’ART .50 DELLA LEGGE N.247/2012 CON RIFERIMENTO AGLI ARTT.7 E 97 DELLA COSTITUZIONE.
La normativa impugnata prevede all’rt.14 (la prima elezione) dei componenti nel Consiglio Distrettuale di Disciplina  entro e non e nn oltre il 30 settembre  2014 con elezioni indette entro il 30 giugno 2014.
 E’ evidente che , per tale data , non sarà ancora costituito il  Consiglio dell’ordine di Napoli Nord , mentre gli altri consigli degli ordini ( di tutta Italia) saranno in composizione diversa ( ridotta ) rispetto alla previsione dell’art.28 della legge 247/2012. La menomazione comporterà come logica e consequenziale effetto una alterazione del dato numerico complessivo rapportato a quello dei rispettivi consigli degli ordini . In particolare , per quello che interessa agli odierni ricorrenti, si osserva , ancora che l’art.8 del regolamento impugnato prevede al comma 2 che “ la scheda reca l’indicazione del numero delle preferenze da esprimersi , pari ai due terzi dei erigendi arrotondato per difetto alla unità inferiore ai sensi  dell’art.4 del presente regolamento, e l’avvertimento che può essere espresso un  numero maggiore di preferenze esclusiva mante ove questi siano destinati ai due generi . In tale ultima ipotesi il numero di preferenze da esprimere non può essere comunque superiore a quello totale dei consiglieri distrettuali di disciplina eleggibili, dal singolo consiglio dell’ordine, fermo restando il limite interno dei due terzi nell’ambito di ogni genere “.
 Di guisa, l’applicazione pedisseque di tale norma, comporta una vanificazione dei diritti delle minoranze, che pure meritano tutela degli organismi di vigilanza e disciplina. 
2) VIOLAZIONE DEL PRINCIPIO DI RAPPRESENTATIVITA’ . ILLOGICITA’- SVIAMENTO – INGIUSTIZIA MANIFESTA
Nella premessa sono stati già illustrati i motivi di nullità ed annullamento sul piano generale. I vulnera segnalati creano il fondato pericolo che il Nuovo Ordinamento Forense venga a perdere la totale innovazione che l’ha ispirata. Il Regolamento di priorità assoluta è il REGOLAMENTO ELETTORALE sul quale si impernia la Riforma ed è per questo  che gli altri regolamenti debbono riferirsi a tale principale regolamento.

3)Il REGOLAMENTO n.1)  del 31 gennaio 2014 viola la Legge n.247/2012  E LE NORME DEL GIUSTO PROCEDIMENTO
Il Nuovo Ordinamento Forense intende innovare rispetto al precedente. Tra le novità più incisive figura il CONSIGLIO DISTRETTUALE DI  DISCIPLINA  che si sostituisce al Consiglio dell’Ordine in funzione disciplinare ed  è eletto da tutti i Consigli dell’Ordine del Distretto  nella misura di  1/3 della somma dei componenti  (art.50 legge 247/2012).
Un primo ed assorbente  rilievo che rappresenta un vulnus insuperabile del regolamento impugnato è la privazione dell’Ordine Forense del Tribunale di Napoli Nord dei suoi 7  membri che gli spettano  di diritto per i suoi circa 3.500 iscritti che non possono identificarsi con i 7 membri che spettano al Consiglio dell’Ordine di S.Maria C.V. per i suoi 3.500 iscritti nel territorio della giurisdizione del Tribunale di S.Maria C.V, per i quali attualmente ne verrebbero eletti solo 5 ( 1/3 di 15 attuali consiglieri )
Tale vulnus si riversa poi sugli avvocati del territorio di Napoli Nord che sono privati di esprimere il voto sulle liste dei candidati territoriali essendo previste le elezioni per il Consiglio Distrettuale di Disciplina entro il 30 giugno 2014 (art.14 del regolamento impugnato) ed essendo gli avvocati presenti sul territorio della giurisdizione di Napoli Nord esclusi dalla partecipazione  allo svolgimento del procedimento elettorale previsto dagli artt.4 -5 – 6 – 7 - 8 – 9 - 10  – 11-12 – 13 del regolamento impugnato per la esclusione operata dall’art.14 del regolamento che ha errato nelle date in contraddizione con l’art.5  che prevede la scadenza dei Consigli Distrettuali di Disciplina per il 31 luglio di ogni quadriennio e cioè dopo la scadenza dei Consigli , prevista per il 31 dicembre di ogni quadriennio ,stabilendo la logica precedenza e la coerente priorità delle elezioni forensi su quelle del Consiglio Distrettuale di Disciplina.
Un secondo rilievo generale per tutti i Consigli dell’Ordine si riferisce al porre a base delle elezione del Nuovo Istituto quale il Consiglio Distrettuale di Disciplina la superata ed abrogata norma della composizione numerica dei Consigli contenuta nell’art.1 del D.Lgs n.74 del 26 febbraio 1948  sostituito dall’art.28 della legge n.247/2012;ed infatti essendo aumentati i Consiglieri degli Ordini i membri del Consiglio di disciplina non sono quelli che risultano in base alla norma abrogata che ne conterebbe 30 invece dei 50 risultanti nell’applicazione della nuova normativa.
 Mancano ancora dal conto i membri di Ariano Irpino e S.Angelo dei Lombardi che   il Regolamento impugnato secondo la prorogatio legittimerebbe alla votazione di membri di organismo che al 1 gennaio 2015 sarebbero soppressi.
           Dalla illustrazione sopra rappresentato  vi sarebbe nel Consiglio Distrettuale un deficit di n.14 membri   qualora sarebbe presente alle votazioni anche il Consiglio dell’Ordine di Napoli Nord con i suoi n.7 membri ma il detto Consiglio sarebbe costretto ad essere assente con i suoi 7 membri e quindi il Consiglio Distrettuale di Disciplina conterebbe n.43  membri  per avere omesso l’inserimento  del Consiglio di Napoli Nord  nonché i 6 membri che la prorogatio assegnerebbe ai Consigli di Ariano Irpino e S.Angelo dei Lombardi i cui iscritti  restebbero senza rappresentanza per la soppressione.
       Mancherebbe la rappresentanza del Nuovo  Consiglio dell’Ordine di Napoli Notd ma anche le rappresentanze degli iscritti dei Consigli soppressi che stte la soppressione dal 2015 non sarebbero partecipi ad elezioni bandite in presenza di Ordini già soppressi dal 2015.
Senza dimenticare che nel Salernitano il Tribunale di Sala Consilina (Prov di Salerno in Campania= è stato accorpato   al Tribunale di Lagonegro ( regione Basilicata) così che gli iscritti al detto Consiglio non avrebbero rappresentanza.
Ritenuto peraltro che la emanazione del regolamento elettorale è stato demandato al Ministro ai sensi dell’art.28 comma 2 e art.1 comma 3 della legge n.247 del 31 dicembre 2012 INVITA  l’Ecc.mo .Ministro di Giustizia in persona di Andrea Orlando  a provvedere nei trenta giorni tenuto conto che il REGOLAMENTO DELLE ELEZIONI DEGLI ORDINI FORENSI E DEI RELATIVI  CONSIGLI è pregiudiziale e prioritario a tutti gli altri regolamenti .
PQM
 Voglia eccellentissimo tribunale accogliere il presente ricorso e, per l’effetto, dichiarare la nullità e/o l’annullamento del regolamento impugnato con ogni conseguente statuizione.
ISTANZA DI SOSPENSIONE
Come da ricorso
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L’UNIONE AVVOCATI  INVITA I COLLEGHI A  COLLABORARE PARTECIPANDO ALLE TEMATICHE DEL FUTURO DELL’ORDINE FORENSE DI CUI I CONSIGLI DELL’ORDINE NE SONO ORGANI . IL NUOVO ORDINAMENTO RICHIEDE UNA PARTICOLARE ATTENZIONE PER ESSO  NON VENGA IMPALUDATO CON IL VECCHIO ORDINAMENTO.
TALE VIGILANZA NON CI DOVREBBE PERMETTERE  DI PERDERCI IN DIVERSIVI  CHE CI PORTANO LONTANO  DALL’AVVOCATURA  CHE SI RISPETTI.