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LA FUNZIONE PROCURATORIA DELL'AVVOCATO PERMANE ....................... SENZA ESSERE RETRIBUITA?
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L'AVVOCATURA deve assumere il suo ruolo politico/sociale e non piegarsi supinamente allo sfascio che vede moltiplicarsi istituti giudiziari in contraddizione ma certamente in favore del debitore mentre il creditore nel tentativo del recupero viene gravato di balzelli ( marche e contributo unificato), che lo scoraggiano dall' avventurarsi nei meandri di un procedimento esecutivo che, oltre ad essere costoso, è lungo ed incerto.
Nella crisi economica dello Stato, in cui l'Avvocato entra come bersaglio, riteniamo di stimolare i colleghi Avvocati a porsi il problema delle nostre TARIFFE PROFESSIONALI in cui risultano omessi"i diritti" procuratori pure conservando l'Avvocato la "funzione procuratoria"
L'attività professionale è al centro del bersaglio e lo dimostrano le tariffe professionali Ministeriali nelle quali sono previsti solo compensi per la funzione difensiva; ma siamo sicuri che con il decreto Ministeriale che ha stabilito la tariffa professionale per i soli onorari i diritti procuratori sono stati aboliti in violazione degli artt.35 -36 della Costituzione ?
Eppure vi sono giudizi di vecchia data ove l'attività di "procuratore" e superiore a quella di "difensore" ed allora le tariffe professionali approvate con Decreto Ministeriali non potevano privare dei diritti che maturavano la loro retribuibilità al momento dell'esercizio dell'attività procuratoria e che certamente conservano la loro validità.
Il Consiglio Nazionale Forense non ha fornito spiegazioni né i Consigli dell'Ordine si sono attivati sul problema.
Ed allora è opportuno che gli Avvocati inseriscano nelle note, oltre alle spese ed onorari anche i diritti e ne sottolineino la tripartizione nel verbale di conclusioni e nelle memorie per modo da fornire al Giudice la possibilità di pronunciarsi
COMITATO REDAZIONALE.
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Nella crisi economica dello Stato, in cui l'Avvocato entra come bersaglio, riteniamo di stimolare i colleghi Avvocati a porsi il problema delle nostre TARIFFE PROFESSIONALI in cui risultano omessi"i diritti" procuratori pure conservando l'Avvocato la "funzione procuratoria"
L'attività professionale è al centro del bersaglio e lo dimostrano le tariffe professionali Ministeriali nelle quali sono previsti solo compensi per la funzione difensiva; ma siamo sicuri che con il decreto Ministeriale che ha stabilito la tariffa professionale per i soli onorari i diritti procuratori sono stati aboliti in violazione degli artt.35 -36 della Costituzione ?
Eppure vi sono giudizi di vecchia data ove l'attività di "procuratore" e superiore a quella di "difensore" ed allora le tariffe professionali approvate con Decreto Ministeriali non potevano privare dei diritti che maturavano la loro retribuibilità al momento dell'esercizio dell'attività procuratoria e che certamente conservano la loro validità.
Il Consiglio Nazionale Forense non ha fornito spiegazioni né i Consigli dell'Ordine si sono attivati sul problema.
Ed allora è opportuno che gli Avvocati inseriscano nelle note, oltre alle spese ed onorari anche i diritti e ne sottolineino la tripartizione nel verbale di conclusioni e nelle memorie per modo da fornire al Giudice la possibilità di pronunciarsi
COMITATO REDAZIONALE.
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